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martedì 26 luglio 2011

Salute e Benessere in rete

Il web è ormai un importante strumento d’aggiornamento nel panorama dell‘informazione sanitaria, sia per i cittadini sia per i professionisti sanitari: la rete favorisce l’accesso della popolazione a informazioni sulla salute ed è ormai una risorsa fondamentale per l’aggiornamento degli operatori della sanità.

In Italia, l’utilizzo del web come fonte d’informazione medica è in continua crescita: sono circa 15 milioni le persone che vanno in rete per cercare informazioni sulla salute. Circa 3 italiani su 10, ovvero il 34% della popolazione, usa genericamente internet in relazione alla propria salute e il 12,6% individua in internet il primo strumento a cui ricorrere per informarsi su tematiche mediche (Rapporto Censis 2010).

Da un’indagine condotta sulla modalità e la frequenza di utilizzo di internet da parte di ricercatori della Sapienza Università di Roma, pubblicata dal Ministero della Salute nelle Linee Guida per la comunicazione on line in tema di tutela e promozione della salute, sulla base di un campione selezionato della popolazione è emerso, tra gli altri dati, che il 18% del campione consulta internet più volte alla settimana e che le patologie sulle quali prevalentemente si cerca informazione in rete sono le malattie cardiovascolari e/o polmonari (23%) e le malattie osteoarticolari e reumatologiche (16%).

Questo il profilo degli utenti che cercano informazioni in rete:

- i soggetti più propensi all’utilizzo di internet per la ricerca d’informazioni sulla salute sono le donne, i giovani e i soggetti con un livello socio-economico medio-alto;

- la tipologia di informazioni più frequentemente ricercata è quella relativa a specifiche malattie o trattamenti sanitari;

- attraverso la rete passa, assai più che in passato, un processo di costruzione sociale della malattia, di elaborazione di senso e di condivisione della propria condizione di malato;

- è in aumento la quota di utenti che ricerca informazioni relative alla promozione della salute e alla prevenzione delle malattie, nonché all’accesso ai diversi servizi sanitari.

Inoltre, per circa la metà dei rispondenti (49%) sarebbe importantissimo trovare sui siti internet istituzionali informazioni riguardo i comportamenti e gli interventi necessari per mantenersi in buona salute.

Gli esiti della ricerca indicano dunque che promozione della salute, prevenzione della malattia e maggiore consapevolezza nell’affrontare le patologie sono aspetti di primario interesse per i cittadini/utenti che cercano risposte alle problematiche di salute, che rientrano a pieno titolo nelle risorse e nelle competenze dell’assistenza infermieristica, ai quali il nuovo portale IPASVI risponde con efficacia.

Che cos'è la cellulite?

La cellulite è una vera e propria patologia cutanea la cui causa è da ricercarsi in una particolare insufficienza venosa che causa un ristagno di liquidi che i tessuti cutanei non riescono ad eliminare.
Il processo che alla fine porterà alla formazione dei ben noti cuscinetti a buccia d’arancia è abbastanza lento e va distinto in tre fasi.
La prima è la forma iniziale, dura e compatta, con ristagno di liquidi e con la pelle che appare ispessita ma ben aderente e che assume il classico aspetto a buccia d’arancia solo se si pizzica la parte con le dita.

La seconda è la cellulite molle o flaccida che ha cellule adipose tendenti a rigonfiarsi, molto antiestetica, e noduletti evidenti alla palpazione.
La terza è la cellulite adematosa che determina un danno tissutale molto elevato e non sempre reversibile spontaneamente ma che per fortuna è poco frequente.
La cellulite spesso è accompagnata anche da altri disturbi quali la fragilità capillare, vene varicose, smagliature e una tendenza a provocare intorpidimento alle gambe se si sta troppo tempo in piedi.
Si manifesta particolarmente all’addome, ai glutei, alle cosce e alle ginocchia, con il tipico aspetto a buccia d’arancia.

La cellulite interessa l’85% delle donne mentre nell’uomo tale patologia è decisamente molto rara. Vari sono i fattori predisponenti questo fenomeno e questi vanno ricercati nella predisposizione genetica, nella razza, nel sesso, nella familiarità e possono essere aggravati da particolari situazioni quali la pubertà, la gravidanza e la menopausa.

Possono essere anche presenti altre patologie concomitanti quali obesità, disfunzioni epatiche, ipertensione arteriosa, alterazioni della circolazione venosa e linfatica e anche altre cause scatenanti come l’abitudine a portare calzature alte, l’uso di indumenti troppo stretti, assunzione di anticoncezionali per via orale e uno stile di vita disordinato come una dieta poco corretta, fumo, alcool, sedentarietà, obesità e così via.

La prima causa di insorgenza della cellulite è comunque legata agli estrogeni che favoriscono la ritenzione idrica e il naturale deposito di cellule adipose in particolari zone del corpo femminile.
A parte la familiarità non esiste una tipologia di donna particolarmente esposta alla cellulite, tuttavia vi sono delle situazioni che, come detto prima, possono farla insorgere e quindi è importante sapere individuare, nel proprio stile di vita, quelli che sono da evitare o comunque quelli che possono essere un campanello d’allarme.
Quindi sovrappeso, bacino largo e forme mediterranee, vita sedentaria, lo stare troppo tempo in piedi, sbalzi del ciclo mestruale, dieta ricca di dolci e bibite gassate. Se ci si riconosce in almeno un paio diqueste situazioni, allora è meglio correre immediatamente ai ripari per evitare di doversi vedere costretti a combattere con un problema indesiderato. Quindi evitare di stare troppo tempo in piedi, tenere le gambe più alte del bacino quando si sta sedute, evitare scarpe alte e abiti stretti e, soprattutto, una dieta equilibrata, ricca di verdura e povera di sale, e ricchissima di acqua, meglio se associata a movimento di tipo aerobico.
Innanzi tutto è meglio sgombrare il campo da false promesse in quanto, purtroppo, la cellulite la si può migliorare ma è impossibile eliminarla del tutto.
Esistono tante terapie che sono valide se praticate da personale esperto e qualificato in strutture altrettanto qualificate e serie e quindi diffidare di tutte quelle false promesse di metodi miracolosi o fai da te che potrebbero, il più delle volte, solo peggiorare la situazione.
Tra le terapie di sicuro affidamento possiamo citare le terapie drenanti o linfodrenanti, la pressoterapia, il linfodrenaggio elettronico, l’elettroforesi superficiale, la ginnastica isometrica, la mesoterapia, l’ossigenoterapia e la ultrasuonoterapia.
Qualunque sia alla fine il trattamento o il prodotto scelto è di notevole importanza la costanza nel trattamento. Il trattamento scelto può apportare quei benefici che ci aspettiamo solo se usato in modo continuo, senza interruzioni.

L'Omeopatia è Donna

L’omeopatia è una branca della medicina che prende sempre più spazio nelle cure preferite dagli italiani e soprattutto dalle donne. Dati alla mano parlano che nel solo 2010 conclusosi da qualche mese, sono state circa il 18,5% le famiglie che si sono affidate all’omeopatia per la cura della loro vita quotidiana, per un totale approssimativo di circa 11 milioni di italiani che si sono curate con l’omeopatia.

L’omeopatia rappresenta una valida alternativa a tutte quelle persone che cercano di salvaguardare il loro organismo dall'abuso di farmaci. I medici affermano che si cade spesso vittime di abuso di antibiotici e farmaci, anche senza la presenza di un reale motivo ed esigenza fisiologica.

L’omeopatia è un metodo terapeutico formulato dal medico tedesco Samuel Hahnemann alla fine del VIII secolo. Hahnemann enunciò il cosiddetto “Principio di similitudine del farmaco” secondo il quale il rimedio per una determinata malattia è ideato da quelle sostanze che, in una persona sana, induce sintomi simili a quelli osservati nella persona malata.

Nei decenni scorsi l’omeopatia ha conosciuto una forte diffusione soprattutto in paesi come Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Germania e India. I meccanismi del suo funzionamento sono stati criticati perchè ricerche cliniche ritengono che gli effetti terapeutici omeopatici, siano molto simili a quelli ottenuti “Per effetto placebo”. Nuovi studi clinici in Europa vogliono confermare l’efficacia a lungo termine dell’omeopatia nella terapia di numerose patologie, come allergie e sindromi influenzali. A conferma di ciò, il numero di gennaio della rivista Homeopathy, ha pubblicato due lavori sul trattamento omeopatico delle patologie allergiche dell’apparato respiratorio.

Secondo quanto dicono i dati disponibili questa medicina ha ormai un'ampia diffusione e origina un flusso economico di circa 300 milioni di euro.

Secondo i dati rivelati dall’associazione medica di omotossicologia, sarebbero le donne a prediligere le cure dell’omeopatia.

venerdì 22 luglio 2011

Il succo della salute... o elisir di lunga vita!

L’elisir di lunga vita è stato a lungo al centro delle fantasie umane, delle leggende, dei miti. Bramare l’eterna giovinezza, la salute perpetua, l’assenza di morte e malattie. Detta così, un vero spasso. Poi la saga di Hilander ha dimostrato abbondantemente tutti i crucci di chi la vita eterna sulla terra era riuscita a conquistarsela davvero. Morale della favola: meglio non esagerare.

Certo è che però vivere bene è comunque un ottimo obiettivo da perseguire. Deve essere a questo che hanno pensato alcuni scienziati francesi quando hanno deciso di mettere in cantiere il succo di frutta ideale. Un super concentrato di vitamine in grado di proteggere il cuore, di prevenire l’insorgenza di malattie cardiovascolari e di ictus, e di neutralizzare sia i radicali liberi che altre sostanze la cui azione potrebbe danneggiare le nostre cellule ed il nostro DNA. Certo, che la frutta facesse bene lo sapevamo fin dai tempi dell’asilo ma che si potesse arrivare fino a questo punto è davvero incredibile!

E non si tratta di teoria: l’elisir miracoloso è stato sperimentato prima su un modello animale e poi su di un gruppo di ottanta volontari le cui razioni all’assunzione hanno dimostrato che effettivamente il succo permette di aumentare l’afflusso di sangue al cuore garantendo così un apporto ottimale di nutrienti ed ossigeno. Niente male. Non a caso i risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista della Royal Society of Chemistry Food and Function proprio nella speranza di incentivare la popolazione ad assumenre sufficienti quantitativi di frutta e verdura.

Ma cosa contiene questo succo di frutta che presto diverrà indispensabile? Semplice 23 tipi di frutta differenti:, la solita frutta da bere, come mele, fragole e uva, unita ad altri frutti meno noti il cui concentrato di vitamine è elevatissimo come l’acerola, il lingoberry e la aronia melanocarpa. Sembrerebbe proprio che l’unica cosa da fare sia aspettare che il prodotto venga lanciato sul mercato ma per ora non ci sono notizie al riguardo. Un dubbio, a questo punto, sorge spontaneo: sarà anche buono?

martedì 19 luglio 2011

L'ortica: alleata in cucina e amica della nostra salute

L’ortica ha un carattere irritante e poco socievole, ma se si impara a prenderla nel modo giusto, si trasforma in una vera amica, tante sono le sue virtù salutari e curative.
Nell’antica Roma veniva consigliato ai sofferenti di reumatismi ed artrite reumatoide di rotolarsi nudi nell’ortica. Questa pratica un po’ brutale probabilmente dava buoni risultati grazie alla azione vasodilatatrice che rimuoveva gli acidi urici dalle articolazioni. Nell’Europa del nord, invece, era consuetudine preparare biscotti con farina di segale e semi di ortica per i bambini che facevano la pipì a letto.

L’ortica è un vero toccasana contro la stanchezza di primavera, ad esempio, si può centrifugare un bel mazzo di foglie fresche e berne il succo: se ne apprezzeranno subito le capacità ricostituenti e tonificanti, legate alla ricchezza di silicio e di clorofilla (il pigmento verde delle foglie, molto simile alla nostra emoglobina).

L’ortica ha anche eccellenti proprietà diuretiche e depurative, che aiutano a smaltire le tossine accumulate durante la stagione invernale. Alcalinizzando il sangue, aiuta a eliminare i residui acidi del metabolismo, implicati nella comparsa di tanti fastidiosi disturbi, come reumatismi, artrite, acne ed eczemi.

Il modo migliore per sfruttare le proprietà dell’ortica, è ancora quello di berne il succo: un bicchiere al mattino e uno a mezzogiorno per una settimana. Infine, grazie al suo contenuto di creatina (una sostanza che usano anche gli atleti per avere più energia), l’ortica stimola la secrezione del succo pancreatico e i movimenti gastrici e intestinali, facilitando la digestione e migliorando la capacità di assimilare i cibi.

Usata in cucina, l’ortica integra l’alimentazione con utili fattori protettivi. Se la si vuole provare cruda, se ne raccolgano i morbidi germogli primaverili, si lavino, in modo da togliere il potere irritante e li si uniscano ad altre insalate, da condire a piacimento. Di solito, però, l’ortica si consuma dopo averle dato un leggero bollore, in modo da neutralizzare l’effetto urticante delle foglie e poterle gustare senza problemi.

Cotta in acqua salata e condita con olio e limone l’ortica è un ottimo contorno, ma si può usare anche come ingrediente per la frittata, oppure per preparare ottimi risotti e saporite minestre.

In cosmetica questa pianta viene utilizzata per combattere l’eccesso di grasso dei capelli e contro la forfora

In campagna si mescola l’ortica tritata al mangime delle galline per migliorare la produzione di uova. Il decotto o il macerato di ortica hanno effetto antiparassitario sulle piante di casa e dell’orto.