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venerdì 29 giugno 2012

Salute e Benessere: Segreti per un'abbronzatura perfetta



Una bella abbronzatura dorata, ma soprattutto duratura, piace a tutti, ma per evitare scottature, ottenere un colorito sano e uniforme è molto importante sapere scegliere i prodotti giusti.

Protezione innanzituttoSotto il sole bisogna sempre proteggersi, sia che si abbia una carnagione chiara sia che la carnagione sia scura o la pelle già abbronzata. La scelta del protettivo solare deve essere fatta in base al proprio fototipo, il momento della giornata in cui ci si espone, la zona (es. montagna, tropici, mediterraneo, ecc.) e l'eventuale presenza di superfici riflettenti (es. neve, sabbia, mare, ecc.). Il solare andrà scelto in base al fattore di protezione, un numero che dà un'indicazione su quanto tempo è possibile stare al sole applicando quel prodotto prima che la pelle si scotti: nella scelta il farmacista può essere di valido aiuto. Il protettivo andrà applicato almeno mezz'ora prima di esporsi al sole per consentire ai principi attivi di passare attraverso lo strato superficiale della pelle. L'applicazione andrà inoltre rinnovata nel corso della giornata: infatti la sudorazione, lo sfregamento con i teli da spiaggia, i bagni e le docce frequenti, o una disomogenea applicazione riducono la capacità protettiva del prodotto. L'applicazione costante di un protettivo solare garantisce inoltre una maggiore idratazione degli strati più superficiali dell'epidermide, contribuendo a preservare l'abbronzatura più a lungo.

Quale prodotto solare scegliere?Le linee di prodotti solari propongono diversi prodotti, crema, olio, latte, gel, spray, acqua solare. In generale, le creme e i gel sono indicati per il viso o per parti del corpo non estese (es. spalle e decolleté), mentre le altre formulazioni sono indicate per tutto il corpo. Gli oli solari, che normalmente hanno fattore di protezione basso, conferiscono lucentezza alla pelle, il che facilita la penetrazione delle radiazioni, ma non sono consigliabili nel caso di carnagioni chiare. Infine, meglio optare per prodotti resistenti all'acqua, in grado di mantenere la loro efficacia anche dopo 40 minuti di immersione nell'acqua. Questi prodotti hanno una migliore persistenza sulla pelle e sono indicati soprattutto se si suda molto o si fanno bagni frequenti.

Ottenere una bella abbronzatura si può...Oltre ad utilizzare un protettivo solare adeguato, basta seguire alcuni semplici accorgimenti:
- Esporsi in modo graduale: nei primi giorni di vacanza al mare è opportuno abituare progressivamente la pelle al sole. L'abbronzatura superficiale dei primi giorni è dovuta alla riserva di melanina già disponibile ed è destinata a sparire rapidamente e solo dopo circa una settimana comincia a formarsi un'abbronzatura duratura.
Non si può stare al sole quando e quanto si vuole: ricordarsi che i momenti migliori per abbronzarsi il mattino fino alle 11 e il tardo pomeriggio. Evitare le ore più calde della giornata (dalle 12 alle 15).
- Stare in movimento: in questo modo le radiazioni solari si distribuiscono omogeneamente su tutto il corpo.
- Dopo un bel bagno è gradevole asciugarsi al sole; attenzione però, l'effetto-lente delle goccioline di acqua sul corpo può favorire le scottature e la disidratazione.
- Attenzione anche alla dieta. Alimenti ricchi di vitamine sono in grado di fornire alla pelle la giusta idratazione: la vitamina C (che si trova in abbondanza in peperoni, agrumi e kiwi), la E (uova e broccoli) e la A - betacarotene (vegetali a polpa rossa o gialla). Gli integratori alimentari a base di betacarotene contribuiscono a conferire un piacevole colore dorato, anche se non forniscono protezione nei confronti delle radiazioni ultraviolette.
- Autoabbronzanti, si o no? Gli autoabbronzanti risultano essere un buon alleato per gli appassionati della tintarella: consentono infatti di ottenere una buona pigmentazione cutanea, seppur destinata a scomparire nell'arco di 2 o 3 giorni, in poche ore e in assenza di sole. Ottimi dunque per i primi giorni, quando ancora la pelle non è abbronzata, in quanto consentono di esibire una bel colore dorato, ma anche una volta rientrati in città, per conservarlo più a lungo. Attenzione: gli autoabbronzanti non conferiscono alcuna protezione nei confronti delle radiazioni ultraviolette.
- E infine il doposole: dopo l'esposizione la pelle deve essere idratata perché si mantenga elastica. Una crema idratante o un prodotto doposole (che contiene sostanze rinfrescanti e lenitive) assolvono questo compito, tenendo tuttavia presente che la pelle si rinnova continuamente, eliminando gli strati superficiali, per cui l'abbronzatura è destinata prima o poi a scomparire.

mercoledì 27 giugno 2012

Salute e Benessere: Come prevenire la ritenzione idrica



Aiutare l’organismo a drenare i liquidi, in modo da ridurre ogni rischio di ritenzione idrica, non è impossibile. Per fare questo, si può agire su più fronti.

Cominciamo dagli stili di vita.

1) Riducete o, meglio ancora, eliminate il fumo.

2) Dormite sempre con gli arti inferiori posti a un livello più alto rispetto al cuore: basta mettere un cuscino sotto il materasso, in corrispondenza dei piedi, in modo da alzarlo di circa 15-20 cm.

3) Evitate di restare fermi, in piedi o seduti, per periodi troppo lunghi.

4) Evitate tacchi troppo alti o troppo bassi: stimolerete il buon funzionamento della pompa plantare.

5) Limitate il più possibile i viaggi in auto, soprattutto se prolungati, perché la posizione seduta provoca una stasi venosa agli arti inferiori.

6) Siate meno sedentarie. Ma occhio al tipo di attività fisica che praticate. Il nuoto è quella più utile e completa, così come le lunghe passeggiate: entrambe coinvolgono tutti i muscoli della gamba e favoriscono il ritorno venoso. Se si pratica il jogging, è importante scegliere scarpe adatte e, se possibile, preferire un fondo morbido dove allenarsi: meglio l’erba dell’asfalto. Va benissimo anche solo fare le scale a piedi. State alla larga invece da sport che complicano la situazione: tennis, basket, equitazione, canottaggio.

martedì 26 giugno 2012

Salute e Benessere: Consigli per risparmiare sulla spesa e mangiare bene



In un periodo come quello che stiamo vivendo, riuscire a risparmiare sulla spesa rappresenta una necessità per ogni famiglia che vive del proprio lavoro. Tuttavia risparmiare sulla spesa non deve assolutamente voler dire mangiare male. Anzi è importante saper risparmiare senza peggiorare il proprio livello di alimentazione.

Alcuni consigli per risparmiare sulla spesa e mangiare bene:

1. fare la spesa ogni giorno. anche se le attività quotidiane ci assorbono in eccesso, trovare alcuni minuti al giorno per comprare i prodotti che davvero ci servono è un ottimo modo per non buttare niente e soprattutto per non avere il frigo pieno di tentazioni. il modo migliore per organizzarsi è fare la spesa settimanale al supermercato, evitando però di comprare prodotti freschi, che vanno invece acquistati quotidianamente a seconda delle esigenze

2. comprare prodotti di stagione. non solo frutta e verdura, ma anche carne e pesce. anche se oggi si può trovare qualsiasi cosa tutto l'anno, i prodotti importati sono sempre più cari. per quanto riguarda il pesce, poi, il pesce azzurro è sempre il più economico e sano

3. conservare correttamente i prodotti. soprattutto per chi non può andare tutti i giorni a fare la spesa è importante imparare che il frigorifero non è la soluzione per tutti i prodotti. la frutta per esempio, soprattutto in inverno, va lasciata a temperatura ambiente. tranne che in estate anche formaggi e burro non vanno messi in frigo, ma semplicemente in una campana di vetro, per mantenere al meglio il sapore e le loro qualità nutritive. fuori dal frigo un errore grave è mischiare patate e cipolle o metterle in un posto senz'aria: se conservate bene possono infatti durare diverse settimane

4. usare gli avanzi. un buon cuoco non butta mai niente. con la pasta avanzata si possono fare frittate, con la carne dei gustosi soffritti con patate e cipolle, con un brodo un risotto

5. congelare e scongelare in modo intelligente. riso, pasta o fritti non congelano mai, mentre legumu, carne e pesce sì. se si ha poco per cucinare è utile organizzarsi preparando razioni abbondanti e scongelandole poco a poco. il modo migliore per scongelare è farlo gradualmente: proibito il micronde

domenica 24 giugno 2012

Salute e Benessere: Mangiare bene risparmiando



E’ proprio vero, a volte le pietanze più buone nascono da un po’ di fantasia e dagli avanzi in cucina. Quante volte vi sarà capitato di aprire il frigorifero e trovare qua e là “piccoli superstiti” di pranzi e cene precedenti: porzioncine di pasta, straccetti di verdure e salumi, pezzetti di formaggio. Certo, ogni singolo avanzo non basterebbe per mettere su un pasto completo. Ma niente è perduto, basta immaginarli insieme e con un po’ di attenzione in più al supermercato, il gioco è fatto: ricette gustose a costo zero!

Alcuni semplici trucchi che vi aiuteranno a valorizzare il più piccolo avanzo di cibo:

-Una ricetta non deve essere solo buona ma anche bella a vedersi. Per presentare al meglio un piatto è sufficiente decorarlo con della frutta e verdura di stagione oppure con delle spezie ed erbette aromatiche.

-Spesso per trasformare in maniera appetibile gli avanzi di cibo, basta elaborarli con latte e uova: con questa semplice variante riuscirete a creare piatti sempre stuzzicanti e innovativi!

-Per evitare dei piatti poco digeribili è preferibile non esagerare con l’uso di panna e besciamella che aiutano a legare gli ingredienti ma rallentano la digestione.

-Per rendere più gustoso un piatto basta passarlo al forno per ottenere un effetto gratinato

mercoledì 20 giugno 2012

Salute e Sport: Cucina al cartoccio



Quando si parla di calorie è quasi sempre una questione di cottura e di condimenti. Sono infatti davvero pochi gli alimenti che, al naturale, sono sconsigliabili. Per questo è importante saper cucinare bene scegliendo sempre il metodo di cottura più sano che consenta al gusto di sposarsi con la leggerezza.

La cucina al cartoccio di certo riesce a soddisfare entrambi i requisiti dato che sposa alla perfezione i vantaggi della cottura al forno con quelli della cottura al vapore (che si forma nell’involucro) e che lascia massima libertà sui condimenti al punto che si potrebbe anche non utilizzarli affatto. Il tutto salvaguardando aromi e sapori e senza lessare le pietanze in questione. Ovviamente affinché tutto ciò riesca bisogna sapere con precisione come si cuoce al cartoccio. Ecco perché noi abbiamo deciso di lasciarvi sia delle istruzioni generiche, da applicare a quello che preferite, sia la ricetta, più dettagliata, dell’orata al cartoccio.

Cominciamo dalle indicazioni generali. Per prima cosa è importante riscaldare il forno fino a180-200°. Poi ciò che vi serve è un rotolo di carta forno (o di carta argentata o, meglio ancora, di carta oliata) con cui preparare un foglia che sua tre volte più largo del cibo che volete cuocere e due volte più lungo. Una volta tagliato, posizionate l’alimento sulla seconda metà dell’involucro, aggiungete i condimenti e chiudete il cartoccio avvolgendo su sé stessi i bordi. È fondamentale che la chiusura sia ermetica: in caso aiutatevi con dell’albume. Il cartoccio dovrà restare in forno 3-4 minuti per ogni centimetro di spessore dell’alimento. La carta deve scurirsi senza bruciare. Trascorso il giusto tempo i gioco è fatto.

Per l’orata, invece, ciò che vi serve è: un pesce da 1kg circa, 200 grammi di cozze o vongole, 2 pomodori, 1 spicchio di aglio, 1 rametto di rosmarino, un po’ di prezzemolo, 1 cucchiaio di succo di limone e 4 cucchiai d’olio. Dopo aver pulito tutto il pesce, mettete i molluschi in un tegame per farli aprire e poi posizionateli nel cartoccio con l’orata (già pulita) e tutti gli ingredienti che vi abbiamo elencato. Adagiate il cartoccio in una pirofila e cuocete a forno caldo a 200° per 40 minuti.

lunedì 18 giugno 2012

Salute e Sport: Il Kylates



Cos'è il Kylates?

Il Kylates è una ginnastica "lenta" che serve per rassodare glutei, gambe e addominali.

Il concetto di questa nuova forma di fitness è molto semplice: rielaborare esercizi già noti per glutei e addominali, eseguendoli però decisamente più lentamente e con un attento controllo del respiro. La contrazione muscolare prolungata infatti favorisce la tonificazione dei muscoli e brucia i grassi; inoltre, avere tutto il tempo a disposizione per fare un esercizio permette di eseguirlo meglio, anche se più faticosamente.

Tra il Kylates e il Pilates non vi è alcuna parentela, solo una somiglianza del nome; il Kylates reinterpreta esercizi già noti, come gli squat e i calci laterali, ma allungandone la durata: gli squat durano tre minuti, in favore del rassodamento dei glutei e dei quadricipiti femorali. Si allena anche la fascia addominale, con particolare attenzione al respiro.

L'ideatore di questa disciplina, Ky Evans, l'ha pensata proprio per tonificare la parte bassa del nostro corpo, le gambe e la pancia: il nostro cruccio principale d'estate! Abbinate quindi due o tre sessioni di Kylates a settimana con mezz'ora di jogging giornaliero e un'alimentazione sana ed equilibrata, e ricordatevi di bere almeno due litri d'acqua al giorno: in poco tempo - un mese basta per ottenere i primi, visibilissimi risultati- otterrete una forma splendente!

mercoledì 13 giugno 2012

Salute e Sport: Cosa bere sotto l'ombrellone



Tutti sappiamo che bere è essenziale soprattutto d'estate, ma sotto l'ombrellone ci viene sconsigliato di bere bevande alcoliche e gassate.

Come rimediare, cosa bere? Oltre all'acqua, via libera a succhi di frutta, ma anche a frullati, centrifugati, cocktail rinfrescanti analcolici come latte e menta, latte di mandorle.

Un'alternativa alle bevande estive è la granita.

La granita si ottiene facendo gelare succhi di frutta o altre bevande (caffè) o sciroppi più o meno zuccherati. Già nota ai romani (dolce neve, l'ottenevano aggiungendo miele o mosto alla neve), furono i siciliani che impiegarono per primi sciroppi aromatizzati insieme alle nevi dell'Etna.

Un piccolo accorgimento: evitate di bere bibite ghiacciate, sono spesso alla base delle cause della congestione!

domenica 10 giugno 2012

Salute e Sport: I benefici della doccia




Farsi una doccia è un gesto abituale, quotidiano, quasi meccanico; approfittare però di questa pausa di piacere per sfruttarne al meglio le sue potenzialità, può aiutarci non solo a uscirne pulite e rinfrancate, ma anche più sode e belle. Ecco allora qualche piccolo trucco da usare quando entrate nella doccia:

Usate come detergente un prodotto idratante, ricco di sostanze nutritive e lenitive, ma massaggiatelo sulla pelle con un guanto di crine o una spugna naturale, insistendo sulla schiena e sulle zone dove si accumulano di più le cellule morte. Puoi usare anche un guanto in luffa, per esfoliare delicatamente la pelle e migliorare la microcircolazione, massaggiando il corpo con movimenti circolari. Una volta a settimana, fate uno scrub: cominciate bagnando il corpo con acqua calda, poi massaggiate sul corpo i sali del peeling, lasciate agire qualche istante e infine risciacquate.

Per rassodare il seno, l'interno delle cosce e il sedere, dopo esservi insaponate per bene, passate un getto di acqua freddissima sulla pelle, cercando di resistere almeno un minuto, insistendo sulle zone da "tonificare"; ripetete per tre volte: questa procedura regalerà un immediato effetto "tensore" all'epidermide, che risulterà soda ed elastica.

Per una pancia piatta e tonica, applica dei fanghi anticellulite e avvolgi il ventre con uno strato di pellicola; dirigi il getto della doccia su e giù per la pancia, per tre minuti, poi togli la pellicola ed elimina i residui dei fanghi. puoi fare lo stesso con il viso, applicando una maschera all'argilla e, dopo averla fatta agire una decina di minuti, eliminandola con il getto d'acqua tiepida. Infine, per far splendere i capelli, il penultimo risciacquo fallo con un litro di aceto di mele misto a succo di limone.

sabato 9 giugno 2012

Salute e Sport: Gli alimenti brucia grassi



La dieta mediterranea include alimenti in grado di aiutare il metabolismo a bruciare più grassi e a sentirsi più sazi evitando di cadere in tentazione con alimenti più calorici. Quali sono? La verdura che contiene fibre, pere e mele, il peperoncino, per fare qualche esempio. Qui di seguito la lista completa.

Il peperoncino.
Contiene una sostanza insapore, la capsaicina, che sembra in grado di frenare l’appetito e accelerare il metabolismo, ma solo per poco. Questo non ha un grande effetto sul peso, ma aggiungendo questa spezia alle pietanze si tenderà a mangiare di meno proprio perché è molto piccante. Occhio, però, a non eccedere: un uso smodato cancella il sapore dei cibi.

Il tè verde.
I principi attivi del tè verde rimangono intatti e sono immediatamente assimilabili dall'organismo. Il più importante di questi è la catechina, un potente polifenolo. Gli effetti benefici si vedono anche sulla bilancia. Infatti la catechine possono influenzare il metabolismo anche se per poco. Per ottenere gli effetti migliori bisogna consumare tè verde in grande quantità, almeno cinque tazze pari a un litro al giorno.

Pompelmo.
E’un frutto che viene sempre inserito nelle diete non tanto per le sue proprietà brucia grassi ma per il basso contenuto di calorie (26 ogni 100 g), pochi zuccheri, e ha molte fibre che impiegano più tempo per essere digerite. Provate a mangiare mezzo pompelmo o un bicchiere di succo di pompelmo prima del pasto, vi aiuterà a sentirvi più sazi e ad arrivare meno affamati al pasto.

Cocomero.
E’ tra gli alimenti che contengono grandi quantità di acqua e danno un senso di maggiore sazietà. Il cocomero ha solo 16 calorie per 100 g, è privo di grassi e ha pochi zuccheri: il sapore dolce, infatti, non è dato dagli zuccheri, ma da sostanze aromatiche naturali che apportano anche un senso di sazietà. Provate a mangiarne una fetta prima di mettervi a tavola e vedrete che il vostro appetito diminuirà e sarete portati a mangiare di meno.

Pere e mele.
Entrambi questi frutti possono essere consumati come snack, sia perché appagano il desiderio di masticare, sia perché contengono acqua che aiuta a sentirsi più sazi. Non solo: hanno poche calorie e molte fibre, che impegnano nella masticazione. Le calorie per 100 g? Le mele ne apportano 45, le pere 41.

Le verdure crude.
Possono essere una buona alternativa ai vostri snack. Portatevele dietro in ufficio già tagliate e pronte per essere addentate e in più soddisfano il desiderio di masticare. Mezza tazza di sedano tagliato a dadini apporta solo 8 calorie.

Il caffè.
Si sente dire spesso che il caffè fa dimagrire. Ma è vero? Sfatiamo falsi miti: il caffè ha poche calorie e ferma la fame, ma non fa dimagrire. Attiva il metabolismo ma solo un poco. Attenzione, poi, a non aggiungere zucchero per non vedere schizzare verso l’alto l’ago della bilancia. Meglio addolcirlo con un dolcificante o un goccio di latte.

Le zuppe.
Chi inizia un pasto consumando un piatto di minestra taglia l'apporto di calorie perché raggiunge prima il senso di sazietà. Attenzione però a quelle surgelate, che vanno dalla versione più light di quelle senza aggiunta di grassi (circa 100 calorie per 100 g) a quelle cremose con aggiunta di pane, che di calorie ne hanno molte di più.

L’insalata.
C’è un modo per raggiungere prima il senso di sazietà. Quale? Mangiare un insalata prima di iniziare il pasto. Per un’insalata più gustosa, aggiungete un po’ di frutta, altri tipi di verdura e qualche piccolo pezzo di formaggio.

L’aceto.
L’aceto, insieme all’olio, è il condimento mediterraneo per eccellenza e anche uno dei modi più gustosi per condire insalate e ortaggi e avere benefici sulla bilancia. Molti studi affermano che l’aceto aiuta l’organismo a combattere il grasso. Condire con l’aceto offre un grande vantaggio, aggiunge sapore ai piatti con solo 5 calorie ogni 100 g.

giovedì 7 giugno 2012

Salute e Sport: Consigli per una colazione salutare e dietetica



L'importanza della prima colazione e consigli per una colazione salutare e dietetica

Saltare la prima colazione significa digiunare dal pasto serale a quello di mezzogiorno e porta ad ingannare la fame mangiucchiando fino al pasto seguente. È come se il cervello ricevesse un segnale di pericolo che attiva l'input di immagazzinare in riserve di grasso qualsiasi tipo di nutrimento - anche minimi - che venga assunto durante il resto della giornata.
Insomma, non fare colazione mette in moto un meccanismo mentale che ci spinge a mangiucchiare durante tutto il giorno, per ottenere una sorta di ricompensa. In pratica, a causa del digiuno protratto per ore, ci premiamo con cibi calorici e ricchi di zuccheri e grassi.

Mantenere la linea significa prima di tutto concedersi una prima colazione equilibrata.

È stato osservato che l'80% degli obesi non fa la prima colazione per abitudine. Basta questo dato a convincersi che appena svegli trangugiare solo un caffè velocemente è una pessima abitudine, da perdere il prima possibilmente. Diversi studi di nutrizionisti e dietologi in tutto il mondo hanno dimostrato, attraverso esperimenti, che introdurre la colazione in un campione di donne obese porta ad una riduzione del peso pari al 20% in 8 mesi.

"Per avere un suggerimento alimentare salutare per il nostro organismo è consigliabile alzarsi da letto 10 minuti prima del solito e, seduti nel proprio soggiorno, prepararsi una colazione fatta in casa - dice Mauro Caputo, naturopata Riza psicosomatica di Bologna - "questo approccio consente all'organismo di svegliarsi con calma, prepararsi un pasto veloce ma non frenetico che dia i nutrienti 'combustibili' necessari ad affrontare la giornate. La scelta degli alimenti va personalizzata per adattare la colazione ad eventuali intolleranze ad alimenti specifici, o semplicemente per una questione di gusto alimentare. Durante la bella stagione è meglio optare per alimenti freschi, che diano l'apporto di carboidrati e proteine indispensabile".
Si suggerisce uno yogurth magro almeno da 125 g con 3/ 4 cucchiai di cereali integrali (possibilmente biologici); se si potesse aggiungere frutta fresca di stagione sarebbe ancora più salutare. "Si potrebbe anche affiancare a questo 'monopiatto' un buon the verde (anche aromatizzato) o un caffè possibilmente senza zucchero o con poco aspartame o fruttosio - continua l'esperto - considerando che questi dolcificanti 'zuccherano' dalle 4 alle 6 volte in più dello zucchero tradizionale".

Abituarsi ad assumere cereali integrali a colazione riduce gradualmente l'indice di massa massa corporea (si calcola dividendo il peso in kilogrammi nei centimetri dell'altezza al quadrato) e porta ad avere un peso inferiore.

I meccanismi positivi sulla linea sono multeplici: i cereali integrali hanno una densità di energia inferiore rispetto ai cereali raffinati, hanno un basso indice glicemico, inducono un maggiore senso di sazietà e, infine, modulano la microflora intestinale.

Non si dimentichi inoltre che una dieta ricca in cereali integrali è associata a un minor rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e cancro al colon.

Si spiega così l'ottime abitudine di inserirli nel menu quotidiano del mattino. Se si è intolleranti al lattosio, si possono associare allo yogurt. In caso di privazione del latte non dimenticare di assumere integratori di calcio per scongiurare il rischio di osteoporosi.

Associare carboidrati semplici e complessi all'interno della stessa colazione non è una buona idea: la digestione risulterebbe molto lunga e difficile.

Per carboidrati semplici si intendono fiocchi di cereali e per carboidrati complessi la pasticceria classica come croissant, brioche, merendine e biscotti.
Perchè non è consigliabile abbinarli? Gli zuccheri semplici hanno bisogno di passare molto rapidamente nel tratto digestivo, per venire poi direttamente assorbiti a livello intestinale. Se vengono mescolati o preceduti da alimenti che necessitano di un passaggio più lento, tendono a fermentare, dando luogo a gonfiori, meteorismo e sensazione di acidità. Inoltre, possono interferire con la corretta digestione di altri alimenti, carboidrati complessi compresi.

Quante calorie deve apportare la prima colazione?
Il 20% circa del fabbisogno calorico giornaliero, dunque deve essere nè troppo ricca nè troppo povera, anche se, per regolarsi, è sempre bene tenere a mente il simpatico detto "colazione da re, pranzo da principe e cena da mendicante". Si deve cercare di mantenere attivi corpo e cervello fino alle 13 circa.

martedì 5 giugno 2012

Salute e Sport: I vantaggi delle gomme da masticare



Lo sapevate che la gomma da masticare ha effetti positivi sulla salute? Finora eravamo abituati ad usarla solo per eliminare un odore cattivo o un sapore amaro dalla bocca o a dissapare la noia facendo una bolla.

Qui invece troverete 4 buoni motivi per usarla:

1. Perdere peso
La gomma può aiutare a perdere peso. Quando si mastica i muscoli della mascella si muovono automaticamente. In un’ora ci si può sbarazzare di 11 calorie di grasso dal corpo.

2. Mantenere l’igiene della salute orale
Quando si mastica la gomma si produce molta saliva. La saliva aiuta a mantenere una buona igiene orale a patto però che si usino gomme senza zucchero.

3. Migliorare il metabolismo
L’attività di masticazione aumenta la motilità intestinale. Si produce saliva in continuazione che una volta nello stomaco impedirà l’acidità di stomaco.

4. Mantenere bianchi i denti
Uno dei vantaggi di masticare gomme è quello di ottenere denti bianchi e mascelle forti. Ci si può inoltre sbarazzare dell’alito cattivo e si rimuove il cibo ancora attaccato ai denti.

domenica 3 giugno 2012

Salute e Sport: Palestra fai da te



Poco tempo a disposizione, tagli dei costi o altri imprevisti e la palestra viene abbandonata. Non rinunciare: con un po' di organizzazione e tanta costanza puoi realizzarla a casa tua!

Come organizzare un allenamento fai da te

Per allestire un allenamento casalingo in una sorta di palestra fai da te, è importante valutare l'orario che si intende ritagliarsi per l'attività fisica.

Se si è abituati ad andare in palestra dopo il lavoro sarà bene scegliere la stessa fascia oraria: tornati a casa, ci si concentra sulla ginnastica.

Allenarsi in casa può essere più noioso e solitario, però riduce notevolmente i tempi di organizzazione (fare la borsa, raggiungere la palestre, in auto o con i mezzi, parcheggiare, lavatrici...). Gli allenamenti possono essere spezzati a seconda del tempo che si ha a disposizione, l'importante è che si mantenga una certa costanza e regolarità.

Un motivo in più per trovare la motivazione è pensare che allenarsi in casa vuol dire anche dedicare del tempo (bastano 20 minuti) solo a se stessi.

Nella zona della casa destinata alla palestra fai da te, è meglio eliminare televisione, pc, telefono e tutto ciò che può distrarre. La tecnologia infatti non favorisce la concentrazione.

- Si suggerisce solo l'uso della musica per accompagnare i movimenti alle note musicali.

- Si possono 'riciclare' delle bottiglie di plastica piene di acqua o di sabbia come pesi per le braccia.

- Per aumentare l'intensità dell'allenamento su gambe e braccia, ci si può procurare un elastico da fitness con il quale eseguire tutti gli esercizi.

- L'ideale sarebbe riuscire a creare un proprio programma: 3-4 esercizi per allenare ciascun muscolo specifico, annotandoli, di volta in volta, e incrementando il numero delle ripetizioni con il passare delle settimane.

Se ci si allena all'aria aperta l'ideale è alternare cicli aerobici a cicli di potenziamento. Ottimi i circuiti in cui si alternano 5 minuti di corsa a esercizi a corpo libero, piegamenti sulle gambe, saltelli sul posto, flessioni sulle braccia, e addominali; si eseguono da 10 a 15 ripetizioni per esercizio e finito il giro si recupera e si ricomincia.

- Lo sport all'aperto è più impegnativo di un allenamento a casa, deve essere adatto allo stato fisico individuale: se si è poco allenati, meglio fare meno esercizi e meno ripetizioni.

In qualsiasi parco cittadino, muniti di tappetino si possono fare esercizi di tonificazione a terra:
- per allenare gli addominali, in posizione supina e con le gambe piegate, flessionmi del busto verso l'alto;

- per i glutei, carponi con le mani a terra, slanci alternati delle gambe all'indietro o lateralmente, tenendole dritte o flesse;

- per adduttori e abduttori (interno ed esterno coscia), sdraiati su un fianco spingere la gamba verso l'alto.

Una lunga pedalata in bicicletta può essere più vantaggiosa ed efficace della corsa: innanzi tutto non procura danni alle articolazioni (caviglie, ginocchia e anche) e alla schiena.

- E' l'ideale per tonificare gambe e glutei, ma anche in questo caso è necessario seguire con determinazione un programma settimanale di circa 3 uscite. Per chi comincia ed è poco allenato sarà sufficiente pedalare lentamente e accelerare con gradualità.
Con il passare dei giorni si potranno inserire degli scatti, aumenti improvvisi di velocità di durata limitata, che servono per sviluppare la resistenza aerobica.

Un allenamento completo, anche se fai da te, comprende circuiti aerobici alternati a esercizi di tonificazione e potenziamento. La regola base di questi ultimi è questa: con l'aiuto di un supporto esterno che faccia da leva, lo sforzo muscolare aumenta e dunque il movimento è più incisivo.

A tal fine con un po' di fantasia si possono utilizzare sedie, tavoli, poltrone, librerie o caloriferi. Lo schianale delle sedie può servire da appoggio mentre in piedi, si eseguono slanci laterali o posteriori delle gambe per rafforzare i glutei.

Le gambe dei tavoli invece possono essere afferrate con le mani per rendere più duri gli esercizi addominali.

Per tenere fermi i piedi è utile metterli sotto un termosifone.
I caloriferi verticali sono particolarmente indicati come spalliere, o come travi dove legare asciugamani con i quali poi eseguire trazioni per le braccia e piegamenti sulle gambe, per aumentare la resistenza.

Ogni serie dovrebbe essere composta da circa 10-15 ripetizioni intervallate da 40 secondi di pausa e riprese per almeno 3 volte. Si può prevedere un aumento di intensità di settimana in settimana, aumentando le ripetizioni e riducendo le pause.

Se in palestra si sostenevano allenamenti impegnativi bisogna ricrearli anche in assenza di esercizi speficifi.

Per esempio, in assenza di una panca, per allenare la parte superiore del corpo si possono eseguire flessioni a terra. Se risultano poco impegnative, si può cercare di farle più lentamente o mettere un rialzo sotto i piedi.

Al contrario, se sono più faticose rispetto all'allenamento abituale in palestra, si possono puntare a terra le ginocchia anzichè i piedi, per diminuire la leva e quindi lo sforzo.

Molto utili i circuiti di più esercizi consecutivi senza recupero: saltelli sul posto, flessioni sulle braccia, affondi per gambe e addominali, ognuno per 10 e 15 secondi.