Ammettiamolo: pochi di noi potrebbero dire con certezza di conoscere a fondo la pasta integrale. La maggior parte, poi, probabilmente neanche l’ha mai assaggiata. Eppure è un peccato, perché la pasta integrale – parente stretta della pasta tradizionale – ha tanti benefici (fa dimagrire, contiene più fibre, aiuta chi ha problemi di intestino…) e diversi aspetti interessanti da conoscere. Vediamo di conoscerla meglio, allora.
I vantaggi della pasta integrale
La pasta integrale, dal punto di vista puramente estetico, è identica a quella tradizionale: stessi formati (lunga o corta), giusto un colore appena più scuro, dovuto al fatto che è ricavata con semola di grano non privato della parte più esterna. I suoi vantaggi?
- Ha tante fibre alimentari e questo lo devo proprio al suo ingrediente base, la semola di grano: 6 g di fibre in 100 g.
- Fa dimagrire – la pasta integrale contiene circa 30 calorie in meno di quella tradizionale. Se limitiamo i condimenti, poi, il vantaggio per la dieta è ancora maggiore.
- Rende subito sazi, perché l’alta quantità di fibre fa raggiungere molto presto un senso di sazietà. Ciò rende la pasta integrale perfetta per la dieta.
La pasta integrale, rispetto a quella tradizionale, ha qualche punto debole:
- Meglio non mangiarla tutti i giorni: come tutti gli alimenti integrali, anche la pasta contiene acido fitico, una sostanza che riduce l’assorbimento da parte dell’organismo di nutrienti come il calcio, il ferro, il rame e lo zinco.
Ecco perché, per legge, la pasta integrale deve essere arricchita con ferro e vitamine.
Ha tempi di cottura più lunghi: le fibre interagiscono con il calcio contenuto nell’acqua. Quindi, più l’acqua è ricca di calcio, più si allunga il tempo di cottura della pasta integrale. Se volessimo mangiarla davvero al dente, dovremmo cuocerla in acqua distillata.
Nessun commento:
Posta un commento