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lunedì 15 ottobre 2012

Salute e Benessere: L'osteopatia

Che cos'è l'osteopatia
È un trattamento che prevede l'utilizzo delle mani come strumenti terapeutici.

Qual è il suo scopo?
"È quello di individuare la causa della comparsa di un sintomo (in genere un dolore) attraverso un colloquio iniziale col paziente, ed agendo sulla causa stessa eliminare o migliorare il sintomo - dice l'osteopata Arrigo Tesio."
Principi dell'osteopatia
L'osteopatia è una terapia olistica - dice l'osteopata Arrigo Tesio - cioè che segue il principio secondo il quale ogni parte del corpo dipende ed influenza le altre: in altri termini il corretto funzionamento di ognuna di esse collabora ed assicura il benessere di tutto il corpo.
Qualora vi sia un disequilibrio tra la struttura e la funzione (per esempio un trauma) l'effetto sarà una perdita di funzionalità di una parte del corpo.
L'osteopatia non si propone di guarire il corpo ma, attraverso il suo riequilibrio, di far sì che il corpo "si autocuri".

Tecniche osteopatiche
Sono di vario tipo:
cranio-sacrali: ristabiliscono il meccanismo di respirazione primaria agendo sulle strutture ossee, legamentose, muscolari e fasciali del cranio e del sacro;
viscerali: permettono all'organo di ritrovare la giusta motilità e consentono un corretto riequilibrio dell'influenza viscero-scheletrica;
strutturali: ripristinano la corretta funzionalità articolare.

A che età ci si rivolge ad un osteopata?
A qualunque età: dai pazienti più giovani come i neonati che faticano a dormire o a mangiare, fino alle persone più anziane che accusano difficolta' di movimento o dolori persistenti.
Il paziente tipo che richiede si presenta nello studio di un ostepata è solitamente afflitto da lombalgie, sciatalgie, cervicalgie, cefalee, dolori articolari, squilibri posturali.

Dopo quanto tempo si sta meglio
I primi risultati si possono già notare dopo le prime 3-4 sedute (di solito a cadenza settimanale) ma nei casi più problematici la frequenza e il risultato possono chiaramente variare.
Dopo un netto miglioramento della sintomatologia del paziente le sedute vengono diradate a cadenza quindicinale, mensile fino ad arrivare ad incontrare il paziente ogni 3-4 mesi e spesso solo per semplici controlli.

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