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giovedì 4 ottobre 2012

Salute e Benessere: Mal di schiena, cause e rimedi

Non fa differenze di sesso, età ed estrazione sociale. Né ama particolari stagioni. È il mal di schiena che colpisce tutti almeno una volta nella vita. Raro che sia grave, sicuramente fastidioso. Ecco da cosa dipende e come risolverlo.

Le principali cause del mal di schiena
Tutti noi, almeno una volta nella vita, soffriamo di mal di schiena.
Nella maggior parte dei casi il dolore lombare è dovuto a uno strappo muscolare o a uno stiramento (il cosiddetto 'colpo della strega'), riscontrabili nel 70% dei pazienti.
La restante parte prova dolore alla schiena in seguito a condizioni osteomuscolari degenerative, come l'artrosi e l'osteoporosi (il 10%) e malattie viscerali (14%), come quelle che interessano gli organi pelvici, i reni e l'apparato gastrointestinale.
Solo l'1% dei dolori lombari dipende da patologie gravi.
Tutto il resto, cioè il 6% parte del totale dei pazienti che accusano mal di schiena, è dovuto ad altri fattori che solo il medico può individuare, come ad esempio fratture, cifosi e ernie del disco.
I dati sono rassicuranti, se si pensa che sia uno dei malanni che più affliggono l'essere umano, spesso per errate posizioni, stress e affaticamenti muscolare.

Quando si scatena il dolore alla schiena il desiderio è uno solo: farlo passare. Dal punto di vista sintomatologico, la terapia più efficace è quella con gli analgesici. Sul lungo periodo però i farmaci da soli non bastano. Se non si correggono gli errori, prima o poi la lombalgia si ripresenta. Ci vuole una visita dallo specialista (ortopedico) per impostare un piano terapeutico efficace. Il primo passo è una terapia d'attacco, da seguire per quattro, cinque giorni, a base di farmaci antinfiammatori contro il dolore e miorilassanti per sciogliere le contratture muscolari.
A ciò è bene associare un ciclo di massaggi specifici che vengono effettuati da un fisioterapista per accelerare la guarigione.
Se tutto ciò non dovesse bastare e il mal di schiena diventa un appuntamento ricorrente, si può tentare la strada dell'osteopatia, un trattamento manuale che cerca di curare un dolore apparentemente inspiegabile.

Una volta passato il dolore acuto, si può programmare terapia riabilitativa sotto la guida dello specialista.
Le tecniche più utilizzate contro il mal di schiena sono un'evoluzione della tradizionale fisioterapia, sempre utile ed efficace.


Fare esercizi di yoga
Lo stress causa mal di schiena, come dimostrato da più studiosi. Chi è sotto pressione ha un rischio tre volte più alto degli altri di soffrire di lombalgia, perché a tensione fa  assumere una posizione rigida che provoca infiammazioni e contratture  ai muscoli della colonna. La soluzione? Imparare a controllare le  tensioni. La più efficace fficace tecnica antistress, come prova una  ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Complementary Therapies in  Medicine è lo yoga (qualsiasi corso va bene), che, in più ha esercizi specifici per la schiena.

Per contrastare ulteriormente il mal di schiena si possono comprare sedie con lo schienale alto.
Per l'ufficio la sedia deve avere lo schienale alto (che arrivi all'altezza delle scapole) ed essere un modello girevole, così da evitare torsioni dannose alla colonna vertebrale.
A  casa, no alle poltrone troppo morbide. L'ideale sono quelle con lo schienale che si inclina. Si può anche appoggiare un cuscino a livello lombare: affinché sostenga la schiena dev'essere abbastanza rigido e spesso circa cinque centimetri.

Errori da evitare.
Dormire su un materasso duro non fa bene alla schiena, come in molti ancora credono. La regola per scegliere bene? Provare prima dell'acquisto. Va bene se quando ci si corica il materasso segue le curvature del corpo senza che si creino affossamenti.
Mettersi a letto durante le crisi
La paura di soffrire porta spesso a stare il più possibile fermi. Niente di più sbagliato. È invece il movimento che accelera la guarigione, dato che stimola la produzione di alcune sostanze che hanno un effetto antidolorifico. Inoltre aiuta a rilassare la muscolatura che durante un attacco è contratta. L'attività più indicata? Sicuramente camminare. E continuare a svolgere le solite attività quotidiane. Unico avvertimento, dicono gli specialisti: fermarsi e riposarsi per qualche minuto in caso di fastidio o di dolore.

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