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domenica 30 settembre 2012

Salute e Benessere: La Vinoterapia


Il nettare di Bacco è un benessere divino per la pelle.  Ecco che vino e uva sono utilizzati come elisir di bellezza.

Quali sono i benefici della vinoterapia?

La Vinoterapia oltre a ringiovanire la pelle, migliorarne il tono e idratarla, svolge un’azione tonificante per i muscoli. Il vino contiene antiossidanti che aiutano a contrastare i radicali liberi, principali responsabili dell'ossidazione delle cellule. Ecco quindi che il vino, l’uva e le vinacce sono utilizzate come elisir di bellezza per regalare freschezza, tono e vitalità, contrastando l’invecchiamento cutaneo e inebriando corpo e “spirito”. In vino veritas… e wellness.

Gli Stati Uniti, ormai da anni, dettano moda. Ecco un'altra tendenza che sta prendendo piede in America e che presto, certamente, sbarcherà anche in Italia. Si tratta della vinoterapia, ovvero di trattamenti per la cura del proprio corpo e del proprio benessere, a base di vino.

Non è più necessario andare nei centri benessere, ora è possibile rimanere nella comodità di casa propria e aspettare il servizio a domicilio delle Spa, che recapitano direttamente a casa tua tutti i prodotti di cui hai bisogno.
Poi è sufficiente volare un po' di fantasia per ricreare un ambiente tranquillo e un'atmosfera rilassante. Utilizzate candele e luci soffuse, mettete un po' di musica soft, chiudete gli occhi e immaginate di essere lontano dal caos e dalla stressante routine della vita cittadina e pensate solo a rilassarvi, ad allontanare dalla mente le tensioni e le preoccupazioni caratteristiche della nostra società.

Salute e Benessere: Quando la tecnologia fa male

Si chiamano "iDisorder", dal titolo dell'ultimo manuale ("iDisorder - Understanding Our Obsession With Technology and Overcoming Its Hold on Us", editore Palgrave MacMillan) dello psicologo californiano Larry Rosen, che è diventato un bestseller. Indicano le tecno-patologie, un mix di disagi a cui si va incontro vivendo ventiquattr'ore su ventiquattro tra pc, smartphone e tablet, spesso usati in contemporanea. Ecco allora alcune tra le più comuni malattie da hi-tech individuate dallo psicologo (che insegna alla California State University), capaci di dare dipendenza in chi ne è colpito.

1) La "phantom vibration syndrome": è la sindrome da vibrazione fantasma, quella in virtù della quale si è convinti che il proprio cellulare squilli o vibri per una chiamata, ma quando si va a controllare si scopre che era solo un'impressione. Il fenomeno, nei casi più gravi, si verifica anche quando il cellulare è appoggiato sul tavolo, magari proprio davanti al suo proprietario.

2) Il "Google effect": è un problema che consiste nella crescente incapacità di memorizzare nuove informazioni (ma anche indirizzi, numeri di telefono) nell'illusione di poterli facilmente recuperare su Google o sui contatti del cellulare.

3) La "deviazione da Meformer": è tipica di chi passa tutto il tempo su Twitter cercando informazioni su se stesso.

4) La "Facebook depression": coglie sempre più spesso gli utenti dei social network. E crea una vera e propria dipendenza, come quella dalle sigarette, dando origine a dei disagi fisici, come insonnia, ansia e danni alla vista. Tant'e' vero che Rosen consiglia di smettere gradualmente, dandosi un tempo massimo al giorno per consultare Facebook. Ancora, usare di più gli sms o il telefono per sentire gli amici e, al limite, la posta elettronica: questi sono piccoli passi che, con costanza e determinazione, possono aiutare a guarire dalla dipendenza.

Soprattutto le donne

Secondo uno studio condotto dall'Università di Bonn (in Germania) e pubblicato sulla rivista scientifica "Journal of Addiction Medicine", pare che siano le donne più inclini a soffrire di "iDisorder" rispetto agli uomini. E la ragione non sarebbe solo psicologica, ma genetica. L'indagine tedesca ha coinvolto 843 persone di entrambi i sessi per valutare la loro inclinazione a utilizzare il web e quanto questo influisse sulla loro vita. In questo gruppo i ricercatori hanno contato 132 persone con una spiccata dipendenza da Internet. Le loro caratteristiche sono state confrontate con un gruppo di persone "sane" e l'analisi ha mostrato che chi era dipendente era prevalentemente di sesso femminile e aveva una probabile predisposizione genetica. I ricercatori, nonostante siano soddisfatti dei risultati conseguiti, sostengono che sono necessari ulteriori studi prima di decretare che ci sia davvero una matrice genetica e soprattutto femminile. È assodato, tuttavia, che le donne sono davvero tra le maggiori utilizzatrici assidue dei servizi presenti su Internet, primo tra tutti lo shopping on line.

lunedì 10 settembre 2012

Salute e Benessere: Sport e dieta



Quanto sport bisogna fare per dimagrire?

I risultati migliori per perdere peso si ottengono se l'allenamento è di breve durata.

Inutile sudare in palestra per un’ora intera perché trenta minuti sarebbe il tempo ideale per dimagrire.
Che l'attività fisica possa assicurare all'organismo molti benefici è cosa nota ma questa volta c’è una buona notizia per i più pigri che vogliono evitare di sudare su tapis roulant o ciclette. Una ricerca, pubblicata sull' "American Journal of Physiolog", ha evidenziato che chi fa jogging, rema o va in bicicletta per mezz'ora al giorno perde in media tre chili e mezzo in un periodo di tre mesi. In confronto, coloro che hanno fatto sport per un'ora al giorno hanno smaltito soltanto due chili in meno.

I risultati dello studio .
Ormai sappiamo tutti che una dieta – per quanto rigorosa – da sola non basta a dimagrire e bisogna fare anche attività fisica. Già, ma i tempi di impegno possono variare molto.Nel loro studio i ricercatori hanno seguito 60 uomini danesi in sovrappeso, ma sani e desiderosi di tornare in forma grazie all'attività fisica.
Alla metà del campione è stato chiesto di esercitarsi per un'ora al giorno, con un cardiofrequenzimetro e un contatore di calorie, mentre il secondo gruppo ha fatto sport per 30 minuti. Grazie agli esami effettuati al termine dell'indagine, il team ha concluso che "mezz'ora di attività è sufficiente a produrre una quantità di sudore in grado di invertire la tendenza al sovrappeso dei volontari.

Dieta dei "due giorni", più benefici per la dieta.
E se siete a caccia di "sconti" in tema di dimagrimento, consideratate questo altro consiglio che arriva dalla ricercatrice Michelle Harvie, del Genesis Breast Cancer Prevention Centre dell'ospedale universitario di South Manchester : basta una dieta circoscritta a due soli giorni su sette per ottenere risultati doppi rispetto a quelli che si possono ottenere con le diete di durata tradizionale.
Seguire una dieta rigida per 2 giorni la settimana produce un "sovra-effetto" in termini di dimagrimento. In altre parole, i benefici delle 48 ore sotto stretto controllo calorico finiscono per influire positivamente sugli altri 5 giorni della settimana in cui non si segue una dieta stretta.

sabato 8 settembre 2012

Salute e Benessere: Cibi antidepressivi



Quali sono i cibi antidepressivi?

Cioccolato, tè e fragole possono aiutare a combattere gli sbalzi di umore. I composti sono simili all'acido valproico, sostanza contenuta nei farmaci che vengono normalmente prescritti per la cura di disturbi dell'umore, della depressione e dell'ansia.
Identificati dai ricercatori del Torrey Pines Institute for Molecular Studies della Florida che hanno sottoposto a tecniche di chemoinformatica oltre 1.700 sostanze contenute negli alimenti confrontandole con gli ingredienti impiegati nei farmaci antidepressivi, gli ingredienti dei cibi rinforzano il buon umore, ne stabilizzano gli sbalzi, migliorano la memoria a l'attenzione e mantengono attive le funzioni del sistema cognitivo.

Cosa sono i "comfort food".
"Le molecole del cioccolato, una larga varietà di frutti di bosco e il tè, battezzati col nome di 'comfort-foods'" spiega Karina Martinez-Mayorga, del dipartimento di chimica dell'università nazionale del Messico e direttrice della ricerca "contengono specifici acidi grassi omega-3 che hanno dimostrato possedere un effetto positivo sull'umore. Le nostre indagini svelano che sono i componenti responsabili dei sapori di tali cibi ad essere strutturalmente simili all'antidepressivo acido valproico".

Quanto colpisce la depressione.
La depressione colpisce 14.8 milioni di americani e gli antidepressivi sono efficaci nel 50-60% dei casi, hanno cioè un'azione limitata e possiedono effetti collaterali.
E' necessario sviluppare una nuova generazione di farmaci attingendo anche dalla natura ingredienti privi di rischi. "Le molecole che abbiamo individuato" sottolinea Martinez-Mayorga "si aggiungono a molte altre già scoperte in precedenza. Si tratta di una larga quantità di composti che in futuro potrebbero essere impiegati come modulatori dell'umore, consumati come cibi, ma anche inseriti in farmaci, bevande e integratori. Si tratta di specifici alimenti che possono aumentare il buon umore associati ad uno stile di vita salutare, ma che possono affiancare anche le terapie farmacologiche".

giovedì 6 settembre 2012

Salute e Benessere: Svegliarsi presto fa bene alla salute



Svegliarsi presto fa bene alla salute. Ecco il perchè...

Chi dorme a lungo rischia di ammalarsi di più di chi si sveglia presto al mattino. Ci sono persone capaci di alzarsi già piene di energia, così come certe altre che carburano solo a partire dal pomeriggio e la sera danno il meglio di sé. Secondo una ricerca dell'università di Toronto, i mattinieri sono più vitali, più felici e persino più sani.

Le differenze tra "allodole e gufi".
Da cosa dipende l'inclinazione a fare tardi al sera o svegliarsi presto al mattino? Secondo i ricercatori britannici dell’università del Surrey, una motivazione è di tipo ereditario: legata alle dimensioni di un gene chiamato Period 3, coinvolto nella regolazione del nostro orologio biologico. Quanto più questo gene è corto, tanto più il suo portatore è nottambulo; i mattinieri vantano invece un gene Period 3più allungato.
La componente genetica è determinante solo in una piccola fetta di casi. Il grosso sembra sia costituito dagli stili di vita: le abitudini quotidiane sono infatti capaci di trasformare una persona in "gufo" o "allodola" in breve tempo e senza troppe difficoltà.

Lo studio.
I mattinieri che alle 7 sono già svegli e pronti ad affrontare la giornata con slancio, rispetto ai 'gufi' che se potessero poltrirebbero nel letto fino alle 11, spiegano i ricercatori diretti da Renee Bliss, sono più in pace con il mondo perché i loro ritmi biologici coincidono con quelli imposti dalla società e dal mondo del lavoro.
In altre parole, i mattinieri sono meno a rischio di soffrire di quello che la medicina ha ribattezzato "jet lag sociale".
Gli studiosi hanno indagato sulle abitudini e il livello di benessere di due gruppi di persone: oltre 400 giovani dai 17 ai 38 anni, e circa 300 adulti dai 59 ai 79 anni. E' emerso che le 'allodole' di ogni fascia d'età, rispetto alle controparti 'gufi', si sentono più serene e motivate. E che anche il loro sistema immunitario ne beneficia.
La buona notizia è che, invecchiando, la tendenza naturale è quella di anticipare l'ora del risveglio. Se infatti nel gruppo dei giovani i mattinieri rappresentano una quota assai ridotta, meno di uno su 10, all'età di 60 anni la proporzione si inverte: la maggior parte è diventata 'allodola', mentre lo zoccolo duro di 'gufi' crolla al 7%. Il che spiega un altro dato emerso dalla ricerca canadese: gli anziani sembrano più felici dei giovani. Forse che abbiano fatto pace con la sveglia?

mercoledì 5 settembre 2012

Salute e Bellezza: Come indossare le righe



Le righe piacciono, ma non si addicono a tutti... Ad alcuni stanno bene, ad altri stanno male...

Come indossare le righe?

Ecco alcuni pratici consigli per voi.

Coco Chanel le portò per prima alla ribalta. Semplici, sempre chic, le righe sono perfette per un look minimal che profuma di vintage, di eleganza e, soprattutto d’estate. Eppure ci hanno messe in guardia fin dalla prima adolescenza: le righe ingrassano, allargano, occorre fare attenzione. Come per il bianco, però, questo dogma non è così esatto come si crede, anzi. Per prima cosa perché più che dalla riga in sé per sé il modo in cui un look ci fa apparire dipende dal modello, dai colori e dal tipo di tessuto. Addirittura sembra che secondo alcuni studi non sia neanche del tutto vero che le righe verticali slancino mentre quelle orizzontali, di contro, ingrassino. Ecco, allora, qualche semplice regola per poter indossare questa fantasia sfruttandone al massimo tutti i pregi, senza cadere neanche in una delle controindicazioni di cui sopra.

Gli abiti. Decisamente da scegliere a righe verticali, soprattutto se lunghi possono slanciare la figura. Una scarpa col tacco e i giusti accessori ti faranno così sembrare una vera star. Prova il bianco e nero optical in stile Armani e otterrai il giusto mix tra disimpegno ed eleganza.

La gonna. Se i fianchi sono il tuo problema le righe sono da bandire se il modello è a tubino o, peggio ancora, stretch. Colorato e molto largo il rigato proposto da Max Mara, per esempio, è perfetto solo per le più longilinee. Le altre potranno optare per tagli più svolazzanti e morbidi, magari a righe oblique o in cui questa fantasia si trova solo nella parte finale.

La maglietta. In questo caso tutto sta nel modello e nel tipo di riga scelto. Le più formose faranno quindi meglio ad evitare righe troppo larghe e maglie troppo strette, di contro consigliabili alle più magre che devono comunque tenere a mente che il rigato obliquo all’altezza del seno aiuta a dare un aspetto voluminosoanche ai dècollète meno abbienti.

I colori. Il bianco e il nero insieme al bianco e blu (magari da abbinare a qualche accessorio monocromo rosso, o comunque sia in una tinta molto forte) sono due must intramontabili da scegliere per mascherare i chili di troppo, a patto che predomini il colore più scuro. Questo, però, è l’anno dei pantoni accesi quindi a voi la scelta, a patto che poi il resto del vostro look sia appropriato!

lunedì 3 settembre 2012

Salute e Benessere: Ricette light senza usare i fornelli



La cucina d’estate diventa un vero e proprio forno, e a volte si ha l’impressione che insieme alle pietanze siamo noi stesse che stiamo cuocendo, per il troppo caldo. Per fortuna però questa stagione permette anche di rinunciare alla cottura, perché sono molte le ricette estive che si eseguono senza toccare i fornelli.

Noi vi proponiamo due ricette, da usare come piatti unici veloci e leggeri.

Ricette light senza usare i fornelli.

Carpaccio di pescespada affumicato con insalata di mele e rucola.
Questa ricetta è perfetta per un pranzo tra amici, che rimarranno stupiti dall’accostamento delle mele verdi al sapore pungente della rucola e del pescespada affumicato. La salsa allo yoghurt la rende ancora più fresca, perfetta per combattere il caldo. Spremete il succo di un limone e versatelo in una ciotola; tagliate a fettine molto sottili due mele verdi, pelandole ed eliminando il torsolo, e versateci sopra una parte del succo. Ora tagliate grossolanamente due mazzetti di rucola lavata e lasciata asciugare, tenendola da parte; tritate uno spicchio d’aglio e mescolatelo a un cucchiaio di senape all’antica, a 100 ml di yoghurt greco cremoso e al resto del succo di limone. Aggiungete alla salsa un pizzico di sale e un filo d’olio extra vergine d’oliva. Ora tagliate a piccole striscioline 200 gr di fette di carpaccio affumicato di pescespada; versate in un’insalatiera le mele, la rucola e il pesce, e irrorate il tutto con un po’ di salsa allo yoghurt a cui avrete aggiunto qualche stelo di erba cipollina.

Se siete vegetariane o se vi piace la cucina orientale, provate invece la ricetta del Tabbouleh: tagliate a cubetti sei pomodorini, e fate altrettano con due cetrioli; tritate fina fina una piccola cipolla e spremete il succo di un limone: mescolate il tutto e aggiungete un mazzo tritato di prezzemolo e foglioline di menta. Infine aggiungete a quest’insalata due tazze di cous cous , che grazie al liquido della salsa di pomodoro si gonfieranno nell’arco di 15 minuti (copri l’insalatiera). Volendo, potete anche aggiungere un cucchiaio di semi di cumino. Se il tabbouleh risultasse troppo secco, versateci sopra un paio di cucchiai d’olio d’oliva, e mescolate bene.

sabato 1 settembre 2012

Salute e Bellezza: Il make up del prossimo autunno



Vi state ancora godendo tutte le tendenze coloratissime e spensierate di quest’estate ma già siete curiose di scoprire i beauty trend del prossimo autunno? Preparatevi allora a scegliere per prima cosa una personalità da esternare in maniera decisa, perché il trucco che verrà non ama le mezze misure.

Tendenze make up per il prossimo autunno.

Semplice. La donna di Burberry ha labbra vestite di niente con le tonalità nude di Mocha Glow e Sepia Pink, una pelle impeccabile e dall’aspetto naturalissimo grazie al fondotinta fluido velvet foundation e si concede un unico vezzo: lo sguardo. L’attezione, infatti, è tutta focalizzata sugli occhi, valorizzati da uno smookey eye nei toni del marrone.

Rock. Con Givenchy le note si fanno più decise e i colori metallizzati come quelli della palette Le Prisme Yeux Acoustic Quatuor e dello smalto viola smalto Acoustic Purple. Le labbra, per contro, danno meno nell’occhio grazie alle nuove creazioni che ne esaltano il colore naturale: il Gloss Revelateur De Liv e il rossetto Rose Revelateur De Liv Lively Pink.

Aggressiva come una pantera con Dior. La palette protagonista è Golden Jungle ispirata, come appunto dice il nome stesso, ai colori della giungla (marrone e kaki) e alla stampa della pantera. Lo sguardo si fa soft per lasciare spazio a labbra decise e sensuali grazie alle quattro tonalità dei rossetti Dior Addict

Elegante e classica con Chanel. La collezione creata da Peter Philips cattura i colori della maison e con essi la sua anima senza tempo. Protagonisti assoluti sono gli ombretti monocromatici Ombre Essentielle compatti e cremosi. La pelle si fa dorata, come baciata dal sole, grazie al duo di fard Lumiere D'Artifices Beiges. Il colore si fa intenso solo sulle unghie con tinte tutte da scoprire.

Infine Pupa propone la sensualità orientale con look da geisha con ombretti dal finish metallizzato, gote rosate e labbra da baciare con il rossetto Pupa volume.

Salute e Benessere: Rimedi contro lo stress post ferie



Le vacanze estive stanno per concludersi, anzi per qualcuno sono già finite... E come ogni anno si parla di stress post ferie... Noi vi proponiamo dei semplici rimedi per tornare alla vita normale senza tante difficoltà!

Rimedi contro lo stress post ferie.

1.Svegliarsi 20 minuti prima.
Se vi alzate con calma, avrete tutto il tempo per “carburare”. Potrete rilassarvi sotto la doccia e dedicarvi con meno fretta alla colazione e agli altri preparativi. Per non avvertire subito lo stress del ritardo, fate finta di non avere impegni: così avrete il tempo di chiacchierare con figli e marito. È il modo migliore per dimenticare piano piano ritmi vacanzieri.

2.Stare seduti il meno possibile .
Sfruttate le belle giornate per fare movimento: nel tempo libero, non restate in casa davanti alla tv. In ufficio, poi, approfittate della pausa pranzo per fare quattro passi. Ritagliatevi uno spazio per le cose che vi piacciono, in modo da conservare il magico senso di libertà tipico dell’estate. E poi, perché non fare un po’ di jogging nel parco più vicino?

3.No agli stravizi, sì a tanto sport.
Se durante le vacanze vi siete tenute in forma (e avete migliorato la vostra linea) con il nuoto, lunghe passeggiate e vita sana, cercate di continuare così anche dopo il ritorno in città. Evitate gli stravizi alimentari, concentratevi sui vostri hobby. Fate in modo di non andare a letto tardi la sera: vi sarà più difficile affrontare con energia la giornata di lavoro.

4.Rinviare le cose poco importanti.
Per i primi giorni puntate solo sugli impegni che contano davvero, rinviando il resto. Segnate sull’agenda gli appuntamenti improrogabili, non fate a tutti i costi quello che gli altri si aspettano da voi. E abbiate la pazienza di attendere che corpo e mente si riadattino ai ritmi di vita cittadini: se siete stati fuori un mese, potrebbero servirne anche due per riprendervi.

5.Fuggire dalla città appena possibile.
Programmate qualche weekend fuori città con tutta la famiglia. È un ottimo rimedio per non pensare con malinconia alle vacanze che sono appena finite. E serve anche a rendere meno brusco il ritorno alla routine invernale. Se non vi è possibile, cercate almeno di valorizzare al massimo il vostro tempo libero, senza farvi condizionare dagli altri su come impiegarlo.

6.Pensare già alle ferie di fine anno.
Se proprio non ce la fate a ricominciare, iniziate già a pensare alle prossime vacanze: partite, per esempio, con il selezionare mete e itinerari per la settimana bianca (o il viaggio in una capitale straniera) di fine anno. Così la malinconia passerà prima.

Buon rientro a tutti!!!!