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lunedì 7 novembre 2011

La Pet Theraphy

Il termine "Pet Therapy ' fu coniato dallo psichiatra infantile Boris Levinson negli anni '50-'60. Esso deriva dall’unione di due termini: Pet (animale domestico) e Therapy (terapia o cura). L'espressione Pet Theraphy può essere quindi tradotta come “Terapia aiutata dagli animali” o “Uso terapeutico degli Animali da Compagnia (Ufac)”. Con "Pet Therapy" si intende l' utilizzo del rapporto essere umano-animale in campo medico e psicologico.

Per tanti anni la Pet Care è stata snobbata o circondata da un velo di scetticismo. Negli ultimi anni la pet therapy non solo è stata riconosciuta dal Ministero della Salute italiano come una terapia a tutti gli effetti, ma sta via via prendendo piede anche negli ospedali.

La Pet Theraphy si divide in:

A.A.A. Le Attività Assistite con Animali consistono in interventi di tipo educativo-ricreativo e di supporto psico-relazionale, finalizzati al miglioramento della qualità di vita di varie categorie di utenti (bambini, soggetti portatori di handicap, pazienti ospedalizzati, pazienti psichiatrici, anziani, detenuti) e realizzati mediante animali in possesso di adeguate caratteristiche. Non essendo attività con valenza di tipo terapeutico, non è necessaria una specifica prescrizione medica. Tuttavia è comunque opportuna l’indicazione da parte di un professionista del settore sanitario o educativo che abbia in carico il soggetto destinatario dell’intervento. Le AAA vengono progettate dalla EPP ed effettuate dalla EO (fonte: estratto dalle Linee Guida Regionali relative agli interventi assistiti dagli animali D.G.R.V. n. 4130 del 19/12/2006 e della Legge Regionale del Veneto n. 3 del 3/01/2005).

T.A.A.
Le Terapie Assistite con Animali sono interventi individualizzati sul paziente, utilizzati a supporto delle terapie tradizionali (e pertanto definite co-terapie), per la cura della patologia di cui egli è affetto e sono praticati mediante animali appositamente educati. Esse sono finalizzate al miglioramento di disturbi della sfera fisica, motoria, psichica, cognitiva o emotiva. Sono progettate sulla base delle indicazioni sanitarie e psico-relazionali fornite dal medico e/o dallo psicologo di riferimento del paziente e prevedono precisi obiettivi ed indicatori di efficacia (fonte: Estratto dalle Linee Guida Regionali relative agli interventi assistiti dagli animali D.G.R.V. n. 4130 del 19/12/2006 e della Legge Regionale del Veneto n. 3 del 3/01/2005)

Animali coinvolti nella pet therapy

L'E.P.P. individua l'animale corretto per il singolo paziente in base alle preferente personali, alle capacità psico-fisiche, all'analisi delle eventuali fobie specifiche, alle allergie ed in base alla risposta emotiva nelle prime sedute. Ad esempio nel caso si dispongano di più cani si dovrà definire l'abbinamento cane-paziente tenendo conto della taglia del cane, dell'indole, del tipo di pelo...

Nella pet therapy è possibile utilizzare anche altri animali come:

gatti (solitamente nelle a.a.a.)
cavalli (Ippoterapia)
asini (Onoterapia)
delfini (Delfinoterapia)
altri animali domestici

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