Pubblicità

venerdì 4 maggio 2012

Salute e Sport: Dieta a Zona



La dieta a zona, tutti ne sentiamo parlare ma pochi sanno di cosa si tratta veramente... questa famigerata dieta spesso si conosce solo una caratteristica alias il fatto che pur funzionando non è conveniente da fare perché è molto complessa. Sarà vero? Cerchiamo di capirne di più!

Che cos'è la dieta a zona?
Vi forniamo qui di seguito le informazioni più importanti.

Chi ha inventato la dieta a zona?
Il Dottor Sears

Quale è lo scopo della dieta a zona?
Fare in modo che l’organismo arrivi in uno stato metabolico che gli consenta di lavorare al picco della sua efficienza. In altre parole: no a infiammazioni, radicali liberi, attacchi di fame e degenerazione cellulare, sì a concentrazione, energia ed un forte equilibrio psicofisico.

Quale è il punto chiave della dieta a zona?
Il Dottor Sears ha lavorato per capire al meglio in che modo la nostra alimentazione interagisce con l’ormone dell’insulina e, in base alle sue scoperte ha stabilito che l'introito calorico giornaliero deve essere così ripartito: 40% carboidrati, 30% proteine e 30% grassi. Pasti e spuntini devono quindi corrispondere a questo schema in modo da regolamentare i meccanismi dell’insulina e di attivate l’ormone glucagone che brucia grasso come fonte energetica.

Di preciso cosa si mangia?
Per prima cosa proteine, che devono avere sempre e comunque la meglio sui carboidrati, soprattutto: pesce, leguminose e carni bianche.
Si mangia molto? No, i pasti non sono abbondanti ma consentono di variare. L’idea alla base di questo schema alimentare è che un pasto ben articolato evita comunque che la fame si ripresenti per diverse ore e facilita la regolazione degli zuccheri e dei grassi, la resa muscolare e la riduzione della massa grassa.

Nessun commento:

Posta un commento